Premio Bice Bugatti Segantini 2020

61° Premio Internazionale Bugatti-Segantini
Premio alla Carriera 2020 è stato conferito il 12 settembre 2020 a Thomas Rajlich.
La mostra a lui dedicata in villa Brivio: Tomas Rajlich. Opere 1972-2018 e curata da Flaminio Gualdoni, documenta il percorso dell’artista dal 1972
quando mise a punto le sue tipiche griglie geometriche acrome, fino ai giorni d’oggi, con i monocromi colorati degli ultimi anni.
Un suo dipinto prestigioso, Untitled, 2017, 90×90 cm, è entrato stabilmente a far parte della collezione permanente del Premio.
Thomas Rajlich
Nato a Praga nel 1940, Rajlich seguì un’educazione artistica nella sua città, presso la Scuola di Arti Decorative e l’Accademia di Belle Arti. Partendo dalla sua formazione come scultore ben presto optò per un approccio più geometrico dell’arte, esaltando e studiando affondo questo aspetto. Nel 1966 divenne così uno dei co-fondatori del Klub Konkretistů, l’equivalente ceco del Gruppo ZERO in Germania, nella scia delle neoavanguardie internazionali incarnate da Azimut in Italia e da Nul in Olanda. Proprio in Olanda egli decise di trasferirsi nel 1969, in seguito all’invasione sovietica della Cecoslovacchia avendo ormai acquisito fama nel mondo dell’arte internazionale, grazie al suo lavoro al Musée Rodin, all’interno
del gruppo spettacolo Scultura tchécoslovaque.
Nei Paesi Bassi venne nominato professore alla Vrije Academie e trovò la sua vocazione a diventare un pittore. Nel 1974 espone mostre personali fondamentali, da Gallerie Art & Project di Amsterdam, da Yvon Lambert a Parigie e da Françoise Lambert a Milano. L’anno dopo è tra i protagonisti, con Brice Marden, Robert Ryman, Gerhard Richter, Raimund Girke, Robert Mangold, Agnes Martin, Jerry Zeniuk, della memorabile mostra “Fundamentele schilderkunst / Fundamental painting” allo Stedelijk Museum di Amsterdam, pietra miliare dell’affermazione internazionale della pittura analitica.
Il suo lavoro è stato apprezzato su scala internazionale e Rajlich è stato invitato a partecipare a mostre innovative come Elementaire Vormen (1975), Frattura du Monochrome aujourd’hui en Europa (1978), Bilder ohne Bilder (1978). Da allora Rajlich matura il proprio singolarissimo “pensare colore”, che lo ha condotto alle prestigiose mostre retrospettive del 1993 al Palazzo Martinengo di Brescia, all’Haags Gemeentemuseum dell’Aja, 1994, alla Kunsthalle di Karlsruhe nel 1996, alla Galleria Nazionale di Praga nel 2008, ancora al Gemeentemuseum dell’Aja nel 2016, nel 2017 al Museum Kampa di Praga e nel 2018 al Boijmans-Van Beuningen Museum di Rotterdam, grazie alle quali Rajlich è stato riconosciuto di
diritto nel novero delle massime figure della neoavanguardia internazionale.
INTERVISTE
Leggi l’ntervista a Tomas Rajlich di Simona Squadrito – atpdiary.com
Tomas Rajlich. Opere 1972-2018 | Intervista a Flaminio Gualdoni – atpdiary.com
IL PREMIO DEL DISEGNO DELLA GALLERIA DELLE ORE
Nell’ambito della 61° edizione del Premio Bugatti – Segantini, in Villa Brivio una mostra dedicata al Premio del Disegno della storica Galleria delle Ore
A cura di Marta Orsola Sironi
Promossa dalla Fondazione Rossi, Nova Milanese
26 SETTEMBRE 2020 – 7 NOVEMBRE 2020
VILLA BRIVIO, NOVA MILANESE
La Fondazione Rossi è lieta di presentare “Il Premio del Disegno della Galleria delle Ore” a cura di Marta Orsola Sironi, presso la Biblioteca Comunale di Villa Brivio a Nova Milanese dal 26 settembre fino al 7 novembre.
La mostra sarà dedicata ai primi dieci anni del Premio del Disegno indetto dalla Galleria delle Ore tra il 1961 e 1974 e sarà organizzata nella cornice della 61° edizione del Premio Internazionale Bice Bugatti – Giovanni Segantini. L’evento sarà accompagnato da contenuti digitali e da una restituzione online. Costituirà inoltre la prima occasione ufficiale per la condivisione delle ricerche sui materiali dell’Archivio della Galleria delle Ore, attualmente in fase di pubblicazione grazie al supporto del Comune di Milano.
L’inaugurazione si terrà, sia in presenza che virtualmente sui social della Fondazione Rossi, il 26 settembre alle ore 17.30
In occasione della pubblicazione del Catalogo del 60° Premio Internazionale Bice Bugatti – Giovanni Segantini e alla ricostruzione storica condotta è emerso il ruolo di Giovanni Fumagalli nella giuria del 1959 e gli strettissimi legami che esistevano tra tale personaggio e Vittorio Viviani con il suo entourage. Giovanni Fumagalli è stato gallerista, pittore, uomo politico e organizzatore culturale. Nel 1957, insieme a Giuliana Pacini, ha fondato la Galleria delle Ore nel quartiere di Brera, che durante i suoi trentotto anni di attività ha rivolto la propria attenzione soprattutto ai giovani. Grazie al Premio del Disegno, bandito dal 1961 al 1974, Fumagalli ha avuto occasione di implementare quella vocazione “didattica” che lo aveva sempre caratterizzato. Il Premio ha visto succedersi alla giuria critici di rilievo, come Raffaele De Grada, Francesco Arcangeli, Franco Russoli ed Ennio Morlotti e ha sempre riscosso particolare interesse da parte della stampa e del pubblico. Si inseriva nel reticolo di concorsi quali il Premio Lissone, il Premio Modigliani e il Bugatti Segantini, e aveva la caratteristica di essere strettamente ancorato all’uso del bianco e del nero. Per questo motivo ha subito, come molti altre realtà simili, vicissitudini alterne durante le contestazioni del 1968, riuscendo però a superarle e a continuare la propria missione di promozione delle nuove generazioni.
Nella sala di rappresentanza in Villa Brivio sarà presentata una selezione di lavori, cataloghi, grafiche e documenti relativi ai primi dieci anni del premio, per permettere ai visitatori di leggerne le vicende e i protagonisti, le implicazioni politiche e culturali e l’eredità che ha lasciato dietro di sé.
Inoltre sarà di profondo interesse il confronto che si instaurerà tra la realtà del Premio alla carriera Bugatti Segantini, oggi giunto alla sua sessantunesima edizione, e il gruppo di artisti che frequentava la Galleria delle Ore.
La mostra sarà realizzata grazie alla documentazione fornita dagli eredi Fumagalli e dall’Archivio Galleria delle Ore, nonché dal Museo di Lissone.
L’esposizione sarà aperta al pubblico dal 26 settembre al 7 novembre, dal martedì al sabato dalle ore 9 alle 18, seguendo le modalità di accesso alla biblioteca civica.
Durante tutto il periodo verranno pubblicati contenuti digitali aggiuntivi sui social della Fondazione Rossi e si potrà partecipare anche a un’inaugurazione online.
SALA DI RAPPRESENTANZA, VILLA BRIVIO
Piazzetta Vertua Prinetti, 4, 20834 Nova Milanese MB
26 SETTEMBRE 2020 ORE 17.30
Inaugurazione in presenza e in diretta Facebook
Facebook: Fondazione Rossi
Bice Bugatti Club
Libera Accademia di Pittura Vittorio Viviani
Comunicazione e ufficio stampa:
Simona Squadrito
fondazionerossinovamilanese@gmail.com
www.premiobicebugattisegantini.com
www.fondazionerossi.org
“IL PREMIO DEL DISEGNO DELLA GALLERIA DELLE ORE”
GIOVANNI FUMAGALLI, GINO MELONI, VITTORIO VIVIANI Nell’ambito della 61° edizione del Premio Bugatti – Segantini, nella sede della Libera Accademia di Pittura una mostra omaggio ai tre artisti
A cura di Susanna Zatti
Promossa dalla Fondazione Rossi, Nova Milanese
17 OTTOBRE 2020 – 7 NOVEMBRE 2020
LIBERA ACCADEMIA DI PITTURA “VITTORIO VIVIANI”,
NOVA MILANESE
La Fondazione Rossi è lieta di presentare “Giovanni Fumagalli, Gino Meloni, Vittorio Viviani” a cura di Susanna Zatti, dal 17 ottobre al 7 novembre presso la Libera Accademia di Pittura “Vittorio Viviani” di Nova Milanese. In concomitanza al 61° Premio Internazionale Bice Bugatti – Giovanni Segantini, saranno esposti lavori di Giovanni Fumagalli, Vittorio Viviani e Gino Meloni, tre figure storiche di fondamentale importanza per l’arte milanese e lombarda della seconda metà del secolo scorso. L’evento sarà accompagnato da contenuti digitali e da una restituzione online. L’inaugurazione si terrà, sia in presenza che virtualmente sui social della Fondazione Rossi, il 17 ottobre alle ore 18.30.
In occasione della pubblicazione nel 2019 del Catalogo del 60° Premio Internazionale Bice Bugatti – Giovanni Segantini e della ricostruzione storica condotta è emerso lo strettissimo legame che esisteva tra Vittorio Viviani, Giovanni Fumagalli e Gino Meloni. I tre sono state personalità di grande importanza nel panorama artistico del loro tempo. Erano tutti pittori ed erano legati da una comunanza di intenti e riflessioni, che li ha portati, più o meno negli stessi anni, a fondare tre concorsi artistici: Il Premio Bice Bugatti, Il Premio del Disegno della Galleria delle Ore e il Premio Lissone.
Giovanni Fumagalli è stato gallerista, pittore, uomo politico e organizzatore culturale. Nel 1957, insieme a Giuliana Pacini, ha aperto la Galleria delle Ore nel quartiere di Brera, che durante i suoi trentotto anni di attività ha rivolto la propria attenzione soprattutto ai giovani. Gino Meloni ha dato vita alla Famiglia Artistica Lissonese ed è stato molto importante nell’entourage della Galleria delle Ore stessa. Vittorio Viviani, ha collaborato con entrambi: sia Fumagalli che Meloni sono stati giudici e sostenitori del premio novese. Il “Fuma”, come lo chiamavano gli amici, ha anche partecipato come segretario a quello di Lissone.
I tre concorsi, più ancora dei loro promotori, hanno rivestito un ruolo capitale nella promozione dell’arte del periodo, soprattutto per la sua valorizzazione in relazione al territorio in cui insistevano. Pur essendo stati diversi per natura e indirizzo, sono stati vicini negli intenti e nelle volontà ispiratrici e hanno subito vicende alterne in occasione delle contestazioni del 1968.
La selezione di opere e documenti presso la Libera Accademia di Pittura cercherà di indagare la relazione tra i tre premi e i tre fondatori, nel tentativo di portare alla luce le reciproche influenze, le contiguità e le differenze che li animarono, restituendo così uno spaccato storico inedito.
La mostra sarà realizzata grazie alla documentazione fornita dagli eredi Fumagalli e dall’Archivio Galleria delle Ore, nonché dal Museo di Lissone. Sarà aperta al pubblico dal 17 ottobre al 7 novembre. Durante tutto il periodo verranno pubblicati contenuti digitali aggiuntivi sui social della Fondazione Rossi e si potrà partecipare anche a un’inaugurazione online.