Mostra fotografica di Andrea Rocchelli
La fotografia come strumento di indagine, come sguardo attento sulla realtà e come testimonianza storica: questi sono gli elementi che emergono con forza dalla mostra dedicata al lavoro del fotoreporter Andrea Rocchelli. La mostra propone una selezione di immagini tratte dai diversi reportage realizzati da Rocchelli in Afghanistan, nel Caucaso e in Ucraina, territori segnati da conflitti e tensioni politiche che il fotografo ha raccontato con estrema sensibilità e lucidità.
Andrea Rocchelli, noto come “Andy“, è stato un fotoreporter freelance e membro fondatore del collettivo indipendente Cesura, formato da un gruppo di fotografi impegnati nel reportage d’inchiesta. Per oltre otto anni, Rocchelli ha documentato la realtà dell’Europa dell’Est, la Primavera Araba in Libia e Tunisia e le violazioni dei diritti umani in Kirghizistan e Inguscezia. Il suo principale interesse era rivolto all’Europa orientale e alla Russia, territori complessi e spesso dimenticati dal grande pubblico.
Il 24 maggio 2014, mentre documentava le condizioni dei civili intrappolati nel conflitto del Donbass, Rocchelli è stato ucciso nei pressi di Andreyevka, vicino alla città di Sloviansk, nell’Ucraina orientale. La sua morte ha segnato una tragica perdita per il mondo del fotogiornalismo, ma il suo lavoro continua a vivere attraverso le immagini che ha lasciato.
L’archivio di Andrea Rocchelli rappresenta una straordinaria testimonianza visiva della storia contemporanea, offrendo uno sguardo diretto e senza filtri sulle realtà più complesse del nostro tempo. La mostra non è solo un omaggio alla sua carriera, ma un invito a riflettere sul ruolo del fotogiornalismo nel raccontare la verità e nel sensibilizzare il pubblico sulle crisi globali. Attraverso il suo obiettivo, Rocchelli ci ha insegnato che guardare non basta: bisogna vedere e, soprattutto, osservare con attenzione per comprendere il mondo che ci circonda.
Interverranno i genitori di Andrea Rocchelli, Elisa Signori e Rino Rocchelli, le autorità cittadine, i curatori di Cesura (il collettivo fotografico di cui Rocchelli era tra i fondatori), Piero Pozzi (docente di fotografia al Politecnico di Milano e relatore della sua tesi), nonché Luigi Rossi di Fondazione Rossi e il direttore della rivista AWAND, Antonio Cornacchia.
MOSTRA
Dal 29 marzo all’11 maggio
Inaugurazione sabato 29 marzo 17.30
Villa Vertua, via Garibaldi, 1 Nova Milanese
Sabato 15-19 | Domenica 10-12 e 15-19