Terzo appuntamento con Visual Doggerel: progetti ‘idealistici’, momenti di riflessione su come e dove organizzare una mostra.
Segue il contributo di Giacomo Montanelli.
(Believe in the real version)
by Giacomo Montanelli
Le cose che immagino non posso controllarle e mi addormento subito la sera senza sentirmi in colpa. La mattina mi circonda di nuove energie, ma sono troppo giù per capirlo. Bisogna stare dentro il problema.
Eppure le energie si caricano di altre strane piccole forze scoordinate. Voglio allenarmi a costruire un circuito che mi possa rigenerare sempre e generare tutto intorno a me: saper stare nello spazio.
Devo proteggere ogni spostamento, ogni movimento del pollice che può diventare letale per noi. Adesso che non voglio pensare a niente e lavoro di più senza guadagnare. Devo stare calmo e pensare al bene del pianeta e poi..
..posso toccarti se ti immagino bene e sentirlo dentro le ossa: un brivido che mi fa arricciare ed arrapare tutto nella paura di non poterti più raccontare la mia nuova idea, molto più efficace di quella di prima.
Designed by Paola Bombelli
Translated by Megan Elizabeth Freeman
Tradotto dall’inglese Doggerel è una poesia irregolare nel ritmo e nella rima, spesso deliberatamente burlona o comica. In questo periodo difficile, anche un po’ triste, in cui risulta difficile collaborare o frequentarsi, la redazione di ATPdiary insieme a REPLICA – l’archivio italiano del libro d’artista – ha pensato di invitare un gruppo di curatori a pensare un progetto espositivo in un luogo impensabile e in forme impensabili.
Ad ogni curatore abbiamo richiesto di proporre una “mostra editoriale”, un sintetico testo critico sulla scelta dello spazio, delle opere, degli eventuali libri d’artista o pubblicazioni indipendenti che fungano da supporto critico-documentativo del progetto.
L’invito che abbiamo proposto è stato quello di impostare un’indagine sullo spazio – reale e virtuale – utilizzando immagini di opere, pagine di libri, luoghi impensabili o immaginati.