World War
WORLDWAR
Mostra a cura di Simona Bartolena
2015
Villa Brivio, Nova Milanese
Espongono: Sergio Battarola, Gianni Bolis, Simone Casetta, Andrea Cereda, Giuliano Collina, Paolo Dolzan, Armando Fettolini, Ernesto Longobardi, Giuseppe Monguzzi, Elena Mutinelli, Lorenzo Pacini, Marco Pariani, Dolores Previtali, Alex Sala, Giovanni Sesia.
La guerra è finita? Poco meno di dieci anni fa si apriva una mostra con questo titolo ospitata negli splendidi spazi della Torcera di Villa Arese Lucini a Osnago. L’esposizione, fortemente voluta da Giuseppe Brivio e Marco Ripamonti (poi fondatori dell’associazione Banlieue) era stata promossa dall’ANPI di Lecco e patrocinata dal Comune di Osnago, nell’ambito del progetto La guerra dell’arte. La guerra è finita? ragionava – attraverso i lavori di quattordici artisti contemporanei – sul tema della guerra e della libertà d’espressione, due motivi capaci di suggerire percorsi di riflessione importanti. Nel 2011 l’esperienza ha avuto un seguito, per volontà della Fondazione Ciceri Losi e dei Musei Civici di Lecco, con la mostra Articolo 11 allestita presso la Torre Viscontea di Lecco. Nel maggio del 2015 una nuova versione dell’esposizione, sensibilmente modificata rispetto alla precedente, è stata ospitata negli spazi di Villa Greppi a Monticello, fortemente voluta dal Consorzio di Villa Greppi per celebrare il centenario della Prima Guerra Mondiale. Questa nuova tappa a Nova Milanese, che vede la mostra ulteriormente rinnovata, si pone come giusto proseguimento di questo ormai consolidato cammino nel tema della guerra.
Sebbene il tema sia suggerito dalla ricorrenza storica, la mostra non vuole raccontare soltanto la Prima Guerra Mondiale. In anni in cui la violenza si respira ogni giorno, abbiamo preferito raccontare LE guerre di tutti i tempi, non pensandole come un ricordo storico, ma sentendole come fatto purtroppo sempre attuale. Espressione sensibile della società che la genera, l’arte ha spesso avuto un ruolo fondamentale nella riflessione sulla violenza e sui conflitti.
L’arte combatte da anni la stessa battaglia, la sua piccola grande guerra contro la privazione della libertà, contro gli abusi, contro le ingiustizie. Straordinario veicolo di denuncia (oltre che ideologico) l’arte è in grado di fare riflettere, di rendere racconto un pensiero astratto, di manifestare disagi, di dare corpo alle voci. La mostra di Villa Brivio, come le due precedenti, riunisce artisti di generazioni e linguaggi diversi, mettendoli in dialogo. Sguardi differenti ma tutti emozionanti, forti, spietati nell’analisi della brutalità del conflitto – qualsiasi conflitto sia – e dell’immotivata violenza generata dalle guerre di tutti i tempi. Perché non esiste guerra giusta. E perché, purtroppo, la guerra non è mai finita. Un tema che ci vede coinvolti tutti. Senza esclusione. E che a tutti saprà parlare.
Simona Bartolena
(testo tratto dal catalogo)