THE SKIN – A LAND OF DISCOVERIES_ Marisa Caichiolo
Di Marisa Caichiolo
Il lavoro visivo dell’artista è focalizzato sul lavorare e investigare la pelle come una metafora che le consente di creare un discorso poetico sui diversi problemi e complessità legati all’identità. Tutto questo attraverso un’esplorazione approfondita delle diverse forme artistiche che l’autore usa per esprimere se stessa. La pelle è una parte del corpo; è una parte di tutti noi anche se differisce da una persona all’altra. Ogni pelle ha una sua storia, passato, presente e futuro.
Penetrare l’epidermide e guardare oltre non è un compito facile: le sue interpretazioni e sfumature sono molto fluttuanti. Marisa Caichiolo apprezza questo organo come un involucro, come una mappa che separa il nostro mondo interno ed esterno. Ci trasporta sottilmente alla complessa situazione che i migranti sperimentano cercando di inserirsi in una cultura che non gli appartiene; una posizione che ha sperimentato da vicino quando è arrivata negli Stati Uniti, “un paese con abitudini e pratiche molto diverse dalle sue”, commenta l’artista. L’abbigliamento, la pelle che ci copre, diventa un simbolo o un’impronta che è difficile da cancellare, è un segno che ci accompagna nel nostro viaggio attraverso l’universo.
Il mare ci separa e ci unisce; è una barriera invisibile tra i diversi
sistemi di credenza.
Il risultato elegante e sobrio del progetto di Ifitry
(Marocco) consiste in una donna che indossa un abito lungo che funge da pelle,
scudo e difesa; è lentamente sospesa tra le acque di una piscina, metafora del
mare che ci unisce e ci rende uguali. Il suo vuoto ci disturba; i suoi messaggi
producono più domande che risposte. Questo è il suo lavoro e la sua arte
contemporanea: avere dubbi, riflettere e avvicinarsi a ogni oggetto o azione
artistica.
Villa Brivio, Nova Milanese