Alessandro Savelli, l’umanità del sacro
A cura di Martina Corgnati
Testi poetici di Corrado Bagnoli
Organizzata dalla Fondazione Rossi e dalla Libera Accademia di Pittura Vittorio Viviani
Presso Villa Vertua Masolo
Catalogo edito da Nomos Edizioni
Dal 23 febbraio al 22 marzo 2020 Villa Vertua Masolo ospiterà “Alessandro Savelli, l’umanità del sacro”, personale di Alessandro Savelli. La mostra curata da Martina Corgnati sarà dedicata alle opere realizzate dall’artista tra il 1985 e il 2019, che affrontano il tema del sacro.
Era il 1987 quando l’allora Parroco di Desio commissionò ad Alessandro Savelli un’opera riguardante la Resurrezione di Cristo da donare alla comunità in occasione della SS. Pasqua. Quella fu la prima occasione per il pittore di misurarsi con un soggetto che lo aveva sempre affascinato e chiamato in causa. Ciò che gli interessava e che sarebbe poi rimasto l’approccio dei lavori successivi, non era lo spunto religioso in se stesso, ma la possibilità di confrontarsi con temi cardini della condizione umana. Il dolore della crocifissione, la profonda dolcezza della maternità o il bisogno di credere nella vittoria sulla morte sono, fuori delle singole fedi, drammi estremamente umani e trasversali, che riguardano tutti. Per Alessandro Savelli la fede, come l’arte, non deve, infatti, avere una pretesa di verità assoluta, ma essere una condizione necessaria capace di farsi spinta propulsiva al pensiero e alla vita.
L’allestimento abbraccerà trent’anni di un’attività pittorica che è sempre stata una parte importante della produzione del Direttore della Libera Accademia di Pittura Vittorio Viviani. Saranno presentati dipinti prestati dalle Parrocchie di Desio e di Nova Milanese e altri inediti. Il pubblico avrà così la possibilità di scoprire un’ulteriore sfaccettatura di un artista che, nel desiderio di risalire a una fonte prima della riflessione umana, ha cercato di dipingere la realtà e il divino così come il vento e l’acqua dipingono e modellano le forme del mondo. (Marta Orsola Sironi)